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VIDEO | Verso Codeway Expo 2025: a maggio torna la Fiera su Cooperazione e sviluppo sostenibile

Dall'Italia e dal MondoVIDEO | Verso Codeway Expo 2025: a maggio torna la Fiera su Cooperazione e sviluppo sostenibile

ROMA – Si terrà dal 14 al 16 maggio la nuova edizione di Codeway Expo, la Fiera della cooperazione internazionale, che anche nel 2025 sarà ospitata da Fiera Roma. Una “fiera di relazioni”, che porta il ruolo del profit nel mondo del non profit, come spiegano i relatori nel corso della conferenza stampa di presentazione stamani in Farnesina.

Tanti i soggetti che animeranno la tre giorni di eventi: associazioni di solidarietà internazionale, ma anche piccole e medie imprese, organizzazioni non governative- la “punta di diamante” dell’evento- insieme alle associazioni di categoria, governi, ministeri, agenzie di sviluppo estere, regioni ed enti locali, mondo accademico. Tutti in dialogo con altri soggetti internazionali tra cui istituzioni Ue e agenzie Onu.

RUSCONI (AICS): ITALIA MODELLO DA PROPORRE, NON IMPORRE

Parola chiave “territori“, secondo Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), partner fondamentale di Codeway. “Come Italia siamo un modello da proporre, non imporre”, sottolinea Rusconi, “non solo scartando l’approccio predatorio ma tenendo presente che la stessa Italia ha un tessuto produttivo basato sulle Pmi in cui tanti Paesi dell’Africa possono riconoscersi e vedere che anche su questo si è sviluppata la nostra democrazia”. Il direttore annuncia: “Dal primo dicembre avremo due sedi in più di Aics, una in Costa d’Avorio, ad Abidjan, e una in Uganda, a Kampala; le nostre sedi diventano quindi 20 per stare sui territori e dare seguito al Piano Mattei”. Fare cooperazione, dice ancora Rusconi, “significa rafforzare i partenariati in modo inclusivo, portando a fare impresa anche soggetti con disabilità“. D’altronde, secondo il direttore, “bisogna essere professionisti della cooperazione”, restando al passo con “le innovazioni”, “il digitale” e “i giovani”.

BOCCALI (CCORDINATORE FIERA): ‘5 P’ SI CONIUGHERANNO CON ‘VILLAGGI DI COOPERAZIONE’

Il format 2025, spiega il coordinatore del progetto, Wladimiro Boccali “si articolerà su due piani principali: uno orizzontale, basato sui concetti chiave della cooperazione (persone, pianeta, partnership, prosperità e pace), e uno verticale, strutturato in ‘Villaggi della cooperazione’”, ossia “spazi tematici di incontro e confronto per organizzazioni della società civile e imprese attive in settori come agricoltura, energia, blue economy, sanità, digitalizzazione e gestione delle emergenze. Accanto a queste aree tematiche dove si incontrano e confrontano esperti di uno specifico ambito, ci sarà un’agorà centrale e aperta a tutti pensata per le istituzioni, le regioni, le associazioni di categoria, le banche”.

Ricco infatti il programma della Fiera, che prevede un’area espositiva, conferenze e seminari internazionali, competizioni e premiazioni, mostre e installazioni artistiche, laboratori e sessioni Paese, programmi di tutorship e mentorship per la creazione di posti di lavoro. Inoltre offrirà concrete opportunità di investimento, networking B2B e B2G. Infine, fino a maggio sono aperte le ‘call for ideas’, ossia la possibilità per qualsiasi soggetto di proporre iniziative nell’ambito Codeway.

BATTAGGIA (UNIDO-ITPO): LUOGO D’INCONTRO PUBBLICO-PRIVATO

“Eventi come Codeway sono fondamentali perché fondamentale è far sedere soggetti pubblici e privati allo stesso tavolo, un obiettivo che è anche parte del mandato di Unido e che punta a coinvolgere sempre di più le Pmi nei meccanismi di cooperazione insieme alle agenzie Onu e agli altri soggetti“. Lo sottolinea Diana Battaggia, direttrice dell’Ufficio per la promozione degli investimenti e della tecnologia (Unido-Itpo Italia). “Fare cooperazione”, evidenzia la dirigente, “è fare diplomazia preventiva, e nel contesto globale odierno capiamo quanto sia importante”. Secondo Battaggia, in quest’ottica “comunicare la cooperazione è cruciale”.

Un tema che caratterizza anche l’intervento di Enrico Amadore dell’agenzia romana under27 Creator Labs, che spiega l’approccio scelto per comunicare la Fiera nei prossimi sette mesi. “Parto da alcuni dati”, la premessa di Amadore: “Primo, studi sostengono che le persone sono esposte a circa 7mila pubblicità al giorno; otto secondi è invece la durata media dell’attenzione; infine, un’ora e 47 minuti è quanto mediamente le persone tra i 16 e i 64 anni spendono sui social media quotidianamente”. Secondo Amadore, “tutto questo suggerisce che i mezzi e i linguaggi della comunicazione stanno cambiando”, che “emergere è sempre più difficile, perché siamo esposti a così tanti input che affiniamo e velocizziamo sempre di più le tecniche di selezione dei contenuti”. Amadore conclude: “Per questo abbiamo deciso di raccontare Codeway 365 giorni su 365 e lo faremo anche sui social, per mostrare a chiunque il valore della cooperazione allo sviluppo”.

Ribadisce invece il contributo essenziale delle ong e dei missionari Giuseppe Rotunno, del Comitato di collegamento di cattolici per una civiltà dell’amore. “Oltre al lavoro fatto da decenni- dice- sono fondamentali per coinvolgere le imprese, che spesso non conoscono territori e culture”, e quindi convincerle a investire per portare “sviluppo concreto”. Ancora Rotunno: “Chiediamo che le istituzioni comprendano il ruolo di questa sinergia con strumenti normativi e finanziari”.

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