lunedì, 17 Febbraio , 25

Trump è l’unto del Signore: “Con me ogni sogno è possibile’

Dall'Italia e dal MondoTrump è l’unto del Signore: “Con me ogni sogno è possibile’

ROMA – Donald Trump è tornato, ed è subito entrato nel pieno del suo mandato di 47^ Presidente degli Stati Uniti. Dopo aver giurato sulla Bibbia, ha parlato per 30 minuti promettendo ad ogni passaggio di far tornare grande l’America. Poco dietro, Joe Biden e Kamala Harris, Presidente e Vicepresidente uscenti, hanno ascoltato parole di fuoco nei loro confronti, accusati di fatto di aver portato gli Stati Uniti al disastro economico, morale e anche come potenza militare. “Oggi inizia l’età dell’oro degli Stati Uniti” ha detto Trump tra gli applausi dei suoi sostenitori. Un discorso duro nei toni e anche per le prime iniziative che prenderà. “Saremo di nuovo rispettati e invidiati da tutti… oggi è il giorno della Liberazione” ha ripetuto più  volte, promettendo di far tornare il paese “ai fasti del passato”, quasi che con i Democratici al potere ci sia stata una dittatura.

“SALVO PER UNA RAGIONE”

Un discorso incentrato su Dio, Patria e Famiglia, lui ‘unto dal Signore’: “… Qualche mese fa ho rischiato la vita in un attentato e sono certo che sono stato salvato da Dio per una ragione: rendere di nuovo gli Stati Uniti un grande paese”. Trump ha invitato tutti a riprendere il sogno americano, che non ha limiti. A partire da lui: “Nessun sogno per noi è impossibile… tutti avevano detto che una mia seconda vittoria era impossibile, e invece eccomi qui davanti a voi”. Insomma, gli Stati Uniti sono un paese eccezionale che deve tornare a rivendicare il suo primato in tutto il mondo, e lui ha promesso che farà di tutto per essere il miglior Presidente della storia del Paese “quello con le conseguenze più grandi, voglio riunire tutti i cittadini, i vecchi e giovani, il futuro è nostro”.

DAL CANALE DI PANAMA A MARTE, MA NON SOLO: ECCO COSA INTENDE FARE

Per quanto riguarda i primi passi del suo governo Trump comincerà subito per abbassare l’inflazione, poi dichiarerà l’emergenza ambientale e lascerà liberi tutti di perforare… stop al Green deal, gli Stati Uniti galleggiano su un mare di petrolio e questo suo oro nero va sfruttato al massimo. Poi la sicurezza, Trump ha promesso che invierà subito l’esercito nel sud del paese al confine con il Messico “per bloccare l’invasione”. Non solo tutti gli immigrati irregolari e criminali verranno rimandati nei loro paesi, ha sottolineato, ma “tutti i ‘cartelli’ saranno d’ora in avanti considerati organizzazioni terroristiche”. I poteri dell’esercito saranno vasti e queste forze militari saranno impiegate anche nelle periferie delle città. Ha promesso dazi per le importazioni estere per trovare risorse a favore dei cittadini americani. Difensore della libertà di parola, Trump ha detto che firmerà anche un decreto contro la censura che ha regnato in questi anni, per far tornare la libertà di parola: “Mai più i poteri dello Stato saranno utilizzati contro  gli avversari politici, io ne so qualcosa. Con me tornerà la giustizia neutrale, bilanciata, grazie allo stato di diritto”. Per quanto riguarda la tematica gender, Trump ha giurato che con lui tornerà “una politica incentrata su due generi: uomini e donne”. Riporterà al lavoro e allo stipendio per far tornare tutti quei funzionari espulsi (dal governo Biden, ndr) durante il covid. L’esercito americano tornerà ad essere il più potente del pianeta: “Con l’unica missione che hanno: sconfiggere i nemici dell’America. Lo faremo non solo grazie alle battaglie che vinceremo ma anche alle guerre a cui porremo fine e anche alle guerre in cui non entreremo mai. La mia eredità sarà quella del pacificatore… In queste ore sono tornati a casa gli ostaggi in Medio Oriente”. D’ora in poi, visto che gli Stati Uniti sono la nazione più forte del mondo, “cambieremo il nome del Golfo del Messico e si chiamerà Golfo d’America”. Poi Trump si riprenderà il Canale di Panama perché lì “erroneamente è stato ceduto, non avremmo dovuto mai fare quel regalo. Le navi cargo americane subiscono un trattamento ingiusto… ora lì opera la Cina e noi vogliamo riprendere il controllo”.

E non poteva mancare il sogno finale. Un tempo era stato Kennedy ad indicare la Luna, adesso Trump indica la nuova meta più in là: “Vorrei piantare la nostra bandiera su Marte”, con grande approvazione e contentezza di Elon Musk, padrone di razzi e satelliti che certamente serviranno allo sbarco. Negli Stati Uniti ogni sogno, anche quello che sembra impossibile, si può realizzare ha giurato Trump.

COME CI RIUSCIRÀ?

Adesso bisognerà vedere in pratica come si realizzeranno queste prime indicazioni. Chiaro che ci saranno problemi sul versante operativo, ma il programma di marcia è chiaro. Anche stavolta Trump ha dimostrato di essere quello che è sempre stato: un gran venditore, uno che mira a trovare sempre l’accordo più vantaggioso per se stesso. In questo non si è mai allontanato da quello che ha sempre pensato sin dall’inizio della sua avventura da imprenditore quando pubblicò un libro, “L’arte di accordarsi”, subito venduto a frotte. In quel volume Trump elencava le sue regole essenziali, che possiamo ritrovare anche nel discorso di oggi: “pensa in grande, quando si pongono obiettivi tanto vale essere ambiziosi; conosci il tuo campo d’azione, solo così potrai avere nuovi spunti per vincere; non c’è nessun negoziato migliore di quello che viene condotto in posizione di forza; combatti, soprattutto quando la controparte prova ad approfittarsi di te; porta risultati concreti e spargi la voce, perché puoi avere il miglior prodotto del mondo ma, se le persone non lo sanno, quello varrà molto poco; divertiti, la vita è breve e il successo non la cambia, i soldi non devono essere l’obiettivo, ma la motivazione per continuare a segnare traguardi”. 
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

Articoli Correlati

Check out other tags:

Articoli Popolari