ROMA – Il Senegal dimostra “una volontà politica straordinaria” e rappresenta “un modello per l’Africa intera” per l’impegno in favore della parità di genere: lo ha sottolineato Giovanni Grandi, direttore della sede a Dakar dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un incontro del “Comité de pilotage” del Programma di sostegno alla strategia nazionale sull’uguaglianza di genere, un’iniziativa nota con l’acronimo Pasneeg, giunta alla fase “II”.
“UN ASPETTO FONDAMENTALE”
“Non smetterò mai di evidenziare un aspetto che mi sembra fondamentale” ha detto Grandi, citato in un servizio dell’Agence de presse senegalaise (Aps): “Tutti i nostri sforzi non sarebbero possibili e non avrebbero alcun effetto senza la straordinaria volontà politica dimostrata dal Senegal, un modello per il continente africano e per la regione”.
IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA E IL RUOLO DI AICS
Aps ricorda che Pasneeg II è finanziato dal governo italiano per un importo di un milione e 800mila euro, circa un miliardo e 200mila franchi Cfa, ha una durata prevista di 36 mesi e si concentra nelle regioni di Dakar, Kaolack, Kolda, Sédhiou e Thiès. Secondo Grandi, il Programma “ha posto le basi per una migliore comprensione dei diritti delle donne e delle ragazze, per una maggiore visibilità delle problematiche legate alla discriminazione e alle violenze di genere”.
LE “BOUTIQUES” DEI DIRITTI
Il direttore ha elencato alcuni risultati raggiunti. Tra questi il lancio di una piattaforma di accoglienza e orientamento anti-violenza denominata “Wallu Allo 116” e l’assistenza prestata alle senegalesi attraverso cinque “boutique del diritto” situate a Kaolack, Kolda, Pikine, Sédhiou e Thiès. A questo si aggiunge, secondo Grandi, il finanziamento delle attività di 201 donne a Kaolack e Thiès per un importo complessivo di 25 milioni di franchi Cfa. Sarebbero state inoltre più di due milioni le persone sensibilizzate, nel corso degli anni, sui diritti delle donne e sulla lotta contro ogni forma di violenza”.”Queste cifre e realizzazioni includono anche la prima fase del Pasneeg”, ha precisato il direttore, sottolineando l’importanza dell’autonomia economica delle senegalesi come strumento per garantire l’uguaglianza e contrastare gli abusi. Secondo Grandi, “l’empowerment femminile è un pilastro fondamentale dello sviluppo sostenibile, poiché non solo rafforza l’uguaglianza di genere, ma favorisce anche la crescita economica, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente”.
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