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Sci di fondo? Così Cortina sogna nuove piste per essere al top

PoliticaSci di fondo? Così Cortina sogna nuove piste per essere al top

VENEZIA – Si dice che vanti alcune tra le piste più ripide che possono trovare gli amanti dello sci da discesa. Ma Cortina vuol ‘andare forte’ anche nello sci di fondo. Qui però prima deve ‘rimontare’ una sorta di svantaggio. I chilometri fruibili ed omologati per il fondo nel territorio comunale sono circa 20, il 50% circa delle piste totali. “Questo risultato di sicuro non rappresenta il traguardo finale e non rallenta o diminuisce l’impegno, né tantomeno la volontà, di raggiungere il 100%”, afferma l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici, Giorgio Da Rin. Ma come fare? “E’ stato istituito un tavolo di confronto con i vari soggetti del mondo dello sci nordico, i quali sono stati di supporto all’amministrazione anche in ipotesi future e alternative di rivalorizzazione della disciplina stessa”.

Il mondo del fondo, analizza del resto l’assessore, “ha visto negli ultimi anni un crescente interesse ed un aumento esponenziale delle affluenze e dei riavvicinamenti alla disciplina a livello internazionale. Proprio per questo siamo consapevoli che a Cortina dobbiamo affrontare un gap di mancato investimento sulle piste da fondo di almeno vent’anni, ricordando inoltre che stiamo sopperendo alla poca lungimiranza di aver fatto scadere le omologazioni precedenti, risalenti di fatto al 2010″. Dunque, e “purtroppo, abbiamo molto terreno da recuperare, ma si stanno facendo tutti gli sforzi necessari”, assicura Da Rin oggi in un comunicato.

“Nonostante le tante altre sfide aperte, concettualmente non esistono problematiche di serie A e di serie B, ma si stanno portando avanti tutte con ugual impegno e costanza”, dunque anche per le piste per il fondo. “L’impegno nel cercare di risolvere i problemi è ugualmente parte dell’impegno civico che ci siamo assunti”. Questo “sperando che chi deve prendere le decisioni tecniche formali sull’avanzamento ed il miglioramento delle situazioni capisca, come più volte gli è stato sollecitato, il valore sociale, sportivo ed economico di una così importante disciplina sportiva”, dice Da Rin.
Al lavoro ci sono la partecipata Se.Am. e l’amministrazione impegnate “con gli studi necessari e gli atti propedeutici per il completamento delle omologazioni delle piste. Sono stati infatti aperti numerosi tavoli tecnici con gli enti preposti alle autorizzazioni, al fine di monitorare l’andamento dell’iter, predisponendo in tal senso un articolato studio di modellazione di caduta massi finalizzato alla valutazione della compatibilità geologica. Tutto questo al fine di consentire agli enti di esprimere un parere favorevole al completamento dell’iter di omologazione, un procedimento che, vorrei rimarcare, non è interno all’amministrazione e che quindi è soggetto a tempistiche e valutazioni dettate da altri enti ed autorità”, ricorda Da Rin. “Lo sforzo portato avanti in prima persona dai professionisti incaricati dalla nostra Partecipata è stato importante e significativo, anche perché ricomprende un nuovo approccio mediante la modellazione ed apre concettualmente una strada nuova per il raggiungimento dello scopo”, evidenzia infine l’assessore.

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