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Sardegna, ok da Bruxelles a 30mln euro per nuovi collegamenti aerei

AttualitàSardegna, ok da Bruxelles a 30mln euro per nuovi collegamenti aerei

Assessore Manca: grande soddisfazione per decisione Commissione Ue
Roma, 4 giu. (askanews) – Via libera da Bruxelles per la Sardegna al regime di aiuti per la creazione di nuovi collegamenti aerei fra gli aeroporti sardi e altri aeroporti all’interno o all’esterno dello spazio aereo comune europeo.
“Apprendiamo con grande soddisfazione la decisione della Commissione Europea in merito alla notifica ufficiale trasmessa dall’assessorato dei trasporti nel mese di maggio. Ogni anno, per tre anni, la Regione Sardegna potrà investire 10 milioni di euro di risorse regionali per sostenere l’avvio di nuove tratte aeree tra l’Isola e nuove destinazioni nazionali, europee ed extra europee, con ricadute positive sul l’economia della Sardegna. Abbiamo già attivato il tavolo di indirizzo a cui partecipano l’assessorato dei Trasporti, l’assessorato del Turismo e la SFIRS, per l’individuazione delle nuove rotte che saranno poi oggetto di specifiche procedure ad evidenza pubblica”, ha commentato l’assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, Barbara Manca.
“Questa misura si inserisce all’interno del progetto più ampio di mobilità aerea che l’assessorato dei trasporti sta portando avanti per migliorare l’accessibilità da e per l’isola (non solo per i residenti), quali l’abbattimento delle tariffe con gli aiuti sociali e ovviamente il potenziamento della continuità territoriale aerea”, ha aggiunto.
L’aiuto coprirà il 50% del costo dei diritti aeroportuali sostenuti da ciascun beneficiario per ogni nuova rotta aerea. Bruxelles ha infatti ritenuto che il regime sia necessario e appropriato per sostenere nuovi collegamenti aerei di passeggeri in una regione in cui il trasporto aereo è essenziale per garantire la mobilità dei residenti. Inoltre, la Commissione ha giudicato il regime necessario, in quanto i potenziali beneficiari non realizzerebbero gli investimenti in questione senza il sostegno pubblico. Infine, il regime è stato considerato proporzionato in quanto l’aiuto è limitato al minimo indispensabile e avrà un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi nell’Ue.

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