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SAN FELICE. Familiari dispersi dopo la frana: “Ero con loro, ora resto da solo”

CronacaSAN FELICE. Familiari dispersi dopo la frana: "Ero con loro, ora resto da solo"

SAN FELICE A CANCELLO – Da ieri sera e per tutta la notte con i vigili del fuoco ha cercato la madre e il fratello, ma nulla.

Raffaele Guadagnino è disperato, perché ieri era nel terreno a raccogliere le noci, a poca distanza in un appezzamento vicino c’era il fratello Giuseppe e la madre Agnese, attualmente dispersi. “Quando ha iniziato a piovere – racconta – è stato tremendo, venivano giù enormi chicchi di grandine, e tantissima pioggia. Io sono salito sul mio Apecar, e sono sceso, mio fratello e mia madre sono partiti con il loro mezzo dopo di me, ma non ce l’hanno fatta. Rischio di restare solo”, dice Raffaele, ricordando alla circostanza che un altro fratello – sono tre in totale – è morto tantissimi anni fa colpito da una scarica elettrica mentre faceva il muratore. “Li ho cercati tutta la notte, anche con i droni dei vigili del fuoco, ma purtroppo non li abbiamo trovati”.

na cosa mai vista in 75 anni di vita” dice Pasquale fuori ad bar lungo via Talanico, la strada dell’omonima frazione di San Felice a Cancello ieri sera trasformatasi nel letto di un fiume in piena, fatto di fango e detriti in picchiata dalla collina, che si sono portati via auto, motorini e due persone che erano in un’Apecar, non ancora ritrovate.

E le sue parole sono confermate dagli altri avventori. Il bar ha aperto in brevissimo tempo, così come un altro bar poco più giù, dove il titolare racconta “di aver rimosso il fango tutta la notte”. “Non abbiamo avuto neanche il tempo di chiudere le porte – dice il barista – quando è arrivato il fiume di fango e detriti; un’auto trascinata giù si è messa di traverso e l’acqua ha invaso il locale. È stato terribile ma ci siamo messi subito a lavoro per ripartire”; il livello delle acque impazzite è ben visibile con la sua striscia sui muri esterni delle abitazioni, giunto fino oltre un metro di altezza.
    Anche alla macelleria di via Talanico si sono vissuti momenti difficilmente cancellabili. La proprietaria riferisce che “tutto si è svolto in poco tempo; prima è arrivato quello che sembrava un torrente di acqua piovana, poi la marea marrone di fango, entrata in parte nel negozio. Mai visto un cosa del genere”; il pensiero va subito ad Agnese e Giuseppe, i due dispersi. “Certo che li conosciamo, e anche bene. A Talanico siamo una vera comunità, erano persone tranquillissime e inserite perfettamente. Senza la loro scomparsa tutto sarebbe stato più sopportabile”. Più giù un’anziana è seduta su una sedia nel cortile di una casa, e quasi non ha parole; “è scioccata” dice la figlia Michela, che ieri sera era a San Felice a Cancello a fare la spesa con i due figli di 16 e 11 anni. “Siamo rimasti intrappolati in oltre un metro d’acqua, meno male che l’auto alta ha retto, poi siamo riusciti ad arrivare a Talanico con difficoltà; mia madre era bloccata, il cane terrorizzato perché legato, sono stati momenti davvero terrificanti”.

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