ROMA – Ormai è conto alla rovescia per completare la raccolta firme per la proposta di referendum “Figlie e figli d’Italia”, che propone la riforma della legge sulla cittadinanza. La petizione sul portale del ministero dell’Interno ha superato 480.658 – pari al 96% del totale – sulle 500mila necessarie da raggiungere entro il 30 settembre.
L’iniziativa, indetta dalla rete delle associazioni della società civile, a cui aderiscono cinque partiti di opposizione, chiede di modificare la normativa del 1992, secondo cui la cittadinanza italiana può essere concessa al cittadino straniero legalmente residente nel territorio della Repubblica da almeno 10 anni. Il quesito delle associazioni propone di “dimezzare tale termine, riportandolo a cinque anni, com’era previsto dalla legislazione prima del 1992 e com’è stabilito in diversi altri Stati Ue”.
“Ai fini della concessione della cittadinanza- continua il testo- resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. In Italia le persone in possesso di questi requisiti che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente (figli minori conviventi) dell’intervento proposto sono circa 2,5 milioni”.
Screenshot dalla pagina del Ministero dell’Interno
All’agenzia Dire Noura Ghazoui, presidentessa del Coordinamento nazionale Nuove generazioni italiane (CoNNGI), tra le realtà promotrici della proposta di referendum, commenta: “Superare le 450mila firme rappresenta un segnale forte e chiaro: esiste una volontà diffusa di cambiare la legge sulla cittadinanza e di adeguarla ai tempi che stiamo vivendo”.
Un risultato, continua Ghazoui, che “dimostra quanto sia urgente riconoscere come italiani coloro che sono nati e cresciuti in Italia, ma che ancora non vedono riconosciuto questo diritto, nonostante il loro contributo attivo al tessuto sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Ogni firma è un passo avanti verso una società più inclusiva e giusta, e ci motiva a proseguire con determinazione fino al raggiungimento delle 500mila firme necessarie”.
Ghazoui conclude: “Come CoNNGI, parte del comitato promotore e uno dei soggetti firmatari insieme a Italiani senza cittadinanza e Idem Network, siamo orgogliosi di far parte di questo percorso e per essere parte attiva del cambiamento in corso. Crediamo fermamente che questa sia l’Italia che vogliamo, l’Italia che abbiamo scelto, e ci sta scegliendo con oltre 450.000 firme attuali”.
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