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Ragazzina di 13 anni si uccide a Perugia, i genitori le avevano vietato (per un po’) il cellulare

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BOLOGNA – Ha scavalcato il parapetto del terrazzo e si è lanciata nel vuoto: così una ragazzina di 13 anni, all’alba di ieri mattina, ha deciso di togliersi la vita a Perugia. Proprio ieri avrebbe dovuto tornare in classe per cominciare la terza media. La notizia è stata rilanciata dal sito Orizzonte Scuola. La ragazzina abitava nel quartiere di Montegrillo. Dopo il salto nel vuoto, si sono sentite urla disperate dei familiari. La ragazzina è stata trovata sotto il palazzo dove viveva. Ha fatto un volo di 10 metri.

A quanto pare, la 13enne aveva avuto una discussione con i genitori che avevano deciso di toglierle per un po’ l’utilizzo del cellulare: ci recente ci aveva passato attaccata troppo tempo ed era arrivata all’inizio della scuola senza aver finito i compiti delle vacanze. Sono stati loro a riferirlo ai Carabinieri. La ‘punizione’, però, stava per terminare e la 13enne avrebbe riavuto il cellulare. Potrebbe esserci anche questa tra le cause del terribile gesto, ma probabilmente il malessere aveva radici più grandi. In questi giorni, si è molto discusso dell’utilizzo di cellulari e dispositivi da parte dei minori, soprattutto dopo l’appello lanciato dai pedagogisti che hanno proposto di vietare l’uso del cellulare sotto i 14 anni e dei social prima dei 16 anni.

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