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Mare, riparte la campagna Mediterraneo da remare

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Il contrasto al marine litter come priorità

Roma, 6 giu. (askanews) – Il contrasto al marine litter come priorità. Riparte Mediterraneo da remare, con il lancio presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri della XIV edizione della campagna itinerante di informazione e sensibilizzazione promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo, in partnership con la Federazione Italiana Canoa e Kayak e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, in occasione della 52° Giornata Mondiale dell’Ambiente, con Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale, in qualità di campaign partner e con main partner Flexopack. Partner della campagna anche Castalia, Marnavi e IdroAmbiente.Al lancio ha partecipato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi:”Oggi è l’occasione per prendere degli impegni. Credo che la cosa più importante di appuntamenti come questo non sia soltanto ascoltare, ma è la sfida che lanciamo: fare in modo che il Mediterraneo non sia soltanto da remare, ma sia anche da nuotare e vivere in maniera più sana. Le Federazioni, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva sono straordinari canali di comunicazione. Otto di queste federazioni vivono un rapporto molto stretto con l’acqua a partire dal mare, laghi e fiumi, al netto delle piscine. Abbiamo quindi un interesse legittimo a fare in modo che i temi trattati oggi possano trovare un’attuazione pratica nell’agenda quotidiana, facendo in modo che il valore dello sport sia anche come canale di comunicazione per l’alfabetizzazione ambientale”.Per il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio è importante fare fronte comune per la salute dei nostri mari:”È importante fare fronte comune e collaborare per il bene dei nostri mari, fiumi e specchi d’acqua. Le coste italiane rappresentano un formidabile attrattore turistico ma sono sempre più minacciate dal fenomeno del marine litter, dall’inquinamento causato dalla dispersione di plastiche e microplastiche, e dai comportamenti sconsiderati di chi non rispetta il polmone blu del Pianeta. Con la nostra storica campagna Mediterraneo da remare #NoLitter, insieme ai focus #PlasticFree e #AcquascooterFree, puntiamo a rilanciare anche l’azione per il raggiungimento dei target della Strategia sulla biodiversità per il 2030 e per la realizzazione di nuove Aree marine protette, promuovendo un’alleanza partecipata che coinvolga Istituzioni, realtà sportive, educazione scolastica, civica e gli stessi cittadini. Occorre investire subito nella transizione ecologica e digitale, sostituire i sistemi obsoleti e inquinanti e abbandonare le fonti climalteranti: per fare questo, possiamo fare affidamento sulla creatività italiana che rende il nostro Paese fucina di best practice per la difesa del mare. Ringrazio il Ministro Abodi per il sostegno all’iniziativa dimostrando elevata sensibilità. Non dimentichiamoci che proprio lo sport ricopre un ruolo fondamentale, a livello sociale, grazie alla sua funzione educativa, sin dall’infanzia, verso la sostenibilità ambientale e uno stile di vita sano”.Fondamentale il lavoro della Guardia Costiera, come conferma il Contramm. (C.P.) Giovanni Canu Capo Reparto Piani e Operazioni del Corpo delle Capitanerie di Porto:”Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera opera nel settore della tutela del mare sviluppando una pluralità di attività che vanno dalla formazione dei giovani, svolta in collaborazione con gli Istituti scolastici e le associazioni di volontariato, alle esercitazioni in mare sviluppate anche attraverso protocolli internazionali con gli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, alle attività di intervento per la bonifica delle acque da sversamenti dolosi o accidentali, svolte in collaborazione con le altre Amministrazioni dello Stato ed Enti governativi, alle attività ispettive svolte risalendo i canali che scaricano in mare le acque di raccolta provenienti dall’entroterra”.Un appello alla piena responsabilità del valore per la vita che ha il mare è arrivato da Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo:”Il Mare, liquido amniotico nel quale, nella notte dei tempi, si è formata la prima cellula dando inizio alla straordinaria biodiversità indispensabile per continuare a respirare, nutrirci e riprodurci, è ancora visto come un elemento da sfruttare in tutte le sue possibilità, serbatoio di vita dal quale preleviamo senza sosta ogni forma di essere vivente, luogo in cui riversare gli scarti di ogni genere che la nostra civiltà produce in una economia lineare che non prevede, come fa la natura, la trasformazione e il riciclo. La plastica invade mari, oceani, fondali e ghiacciai. Eppure noi viviamo su questo pianeta grazie al Mare. Per questo è nata la nostra Campagna internazionale ‘Only One: One Planet, One Ocean, One Health’, sull’importanza di attuare la transizione ecologica che ci viene indicata dai più grandi scienziati del mondo e che i cambiamenti climatici ci impongono con urgenza, ricordando che alla base deve esserci una vera e propria conversione culturale. Ricordiamolo sempre: il nostro futuro dipende dalla salute del mare ma la salute del mare dipende dalle nostre azioni”.Nel corso dell’evento sono state presentate anche le best practice per la tutela del mare di Flexopack (Main partner), Almaviva (Campaign partner) e i partners Castalia, Marnavi e IdroAmbiente. Importante infine il coinvolgimento del mondo canoistico d’elite e la valorizzazione delle strutture turistiche operanti sui litorali marini, lacustri e fluviali che mettono a disposizione dei propri clienti canoe o altri natanti ecologici, promuovendo così un turismo sostenibile e amico del Mediterraneo.

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