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In Siria si forma il governo ad interim, Francia e Germania: “Pronti a collaborare”

Dall'Italia e dal MondoIn Siria si forma il governo ad interim, Francia e Germania: “Pronti a collaborare”

ROMA – In Siria, dopo il rovesciamento del governo retto per 54 anni dalla famiglia Assad, si apre la strada a un esecutivo di transizione: Mohammed Al-Bashir, ingegnere e figura politica del Hayat Tahrir Al-Sham (Hts) è stato nominato primo ministro ad interim, una decisione che è stata “accettata” dal deposto primo ministro Mohammed Ghazi al-Jalali. Quest’ultimo, dopo la presa di Damasco dalle forze ribelli guidate dall’Hts, è stato arrestato in un hotel e portato via dai combattenti. Dopodiché il gruppo in un discorso alla nazione, ha assicurato che lavorerà al benessere del popolo siriano e preserverà le sue risorse economiche e finanziarie.

IL SOSTENO DI FRANCIA E GERMANIA

Bashir è una figura di rilievo sul palcoscenico politico siriano, avendo guidato il Governo di Salvezza che deteneva il controllo del governatorato di Idlib e di altre aree nel nord-ovest della Siria. L’annuncio della formazione di un governo di transizione guidato dal gruppo armato è stata accolta con favore da Francia e Germania: stamani, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale si sono detti “pronti a lavorare insieme ai nuovi governanti (in Siria, ndr) sulla base dei diritti umani fondamentali e della protezione delle minoranze etniche e religiose”. Quindi hanno condannato le “terribili sofferenze” causate dal precedente esecutivo retto dal presidente Bashar Al-Assad “al popolo siriano”, e gli “ingenti danni al Paese”. Il loro sostegno al nuovo governo di transizione si accompagnerà “all’impegno dell’Unione europea per la Siria”, un tema di cui discuteranno “in stretto coordinamento con i partner in Medio Oriente”. Entrambi i paesi hanno già sospeso le procedure di richiesta d’asilo per i rifugiati siriani, decisione assunta anche dall’Italia.

LA POSIZIONE DI LONDRA

Ieri la stampa britannica invece riferiva che Londra starebbe valutando la possibilità di rimuovere Hayat Tahrir Al-Sham dalla lista dei gruppi terroristici. Stamani, il primo ministro Keir Starmer è intervenuto dicendo che sarebbe “troppo presto” per un simile passo, e ha chiarito: “Abbiamo tutti visto in altri momenti della storia, quando eravamo certi di essere a un punto di svolta, che non si è poi necessariamente determinato un futuro migliore. Dobbiamo assicurarci che questa volta le cose vadano diversamente”. L’Hts è stato inserito da Londra nella black list nel 2017 per i legami che vantava con la milizia jihadista di Al-Qaeda.
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