ROMA – “Reinsediare” un milione e 700mila o un milione e 800mila palestinesi della Striscia di Gaza in Giordania ed Egitto, Paesi “che alla fine non diranno di no”: questo l’obiettivo dichiarato da Donald Trump, rispondendo ai giornalisti alla Casa Bianca con al fianco il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. La tesi del presidente americano è che alla fine, proprio come accaduto di recente con il Messico in materia di dazi e di migranti, “ci sono buone possibilità” di un accordo con il Cairo e con Amman. “Parliamo”, ha detto Trump, “di un milione e 700mila o un milione e 800mila persone che potrebbero essere reinsediate”. Poi rispetto a Gaza, devastata dai bombardamenti di Israele, Trump ha posto una domanda retorica: “Chi mai vorrebbe tornare lì?”
TRUMP: 4 O 5 AREE PER PALESTINESI IN GIORDANIA O EGITTO
“Perché dovrebbero tornare a Gaza? È un inferno, uno dei luoghi più sciagurati della Terra”, ha spiegato il presidente americano esponendo un piano per il “reinsediamento” dei palestinesi che vivono nella regione. “Con il denaro di altri Paesi che vogliono finanziare qualcosa in Giordania o in Egitto si possono costruire non una ma quattro o cinque aree, con alloggi di gran qualità e una bella città, dove si possa vivere e non morire” ha detto Trump. “Perché Gaza è una garanzia di morte”.
TRUMP: I PALESTINESI NON HANNO ALTERNATIVE, LASCINO GAZA
Prima di ricevere alla Casa Bianca il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, il presidente ha dichiarato ai giornalisti che i palestinesi “non hanno alternative” a lasciare la Striscia di Gaza. “Questa cosa di Gaza non ha mai funzionato” ha detto Trump, citato anche dall’agenzia di stampa Associated Press. “Se potessimo trovare il pezzo di terra giusto e costruire per loro luoghi davvero belli, penso sarebbe molto meglio che tornare a Gaza”. Nei giorni scorsi Egitto, Giordania e altri Paesi arabi hanno respinto una proposta del presidente americano di accogliere nei rispettivi territori gli abitanti della Striscia, durante un periodo di ricostruzione della regione palestinese. Trump e alcuni suoi collaboratori hanno sostenuto che un periodo di tre o cinque anni per questa fase, indicato nell’accordo di tregua siglato da Israele e da Hamas, non è fattibile né realistico. Gli abitanti della Striscia, molti dei quali costretti a lasciare le loro case durante l’offensiva militare avviata da Tel Aviv dopo il 7 ottobre 2023, sono circa due milioni e 300mila.
TRUMP FIRMA DECRETI CONTRO UNRWA, CONSIGLIO ONU DIRITTI, IRAN
Il ritiro dall’Unrwa e dal Consiglio dell’Onu per i diritti umani e poi avanti con la “massima pressione” nei confronti dell’Iran: questo il contenuto di ordini esecutivi firmati dal presidente americano Donald Trump nel giorno dell’incontro con il primo ministro israeliano.
Moments ago, behind the scenes at the @WhiteHouse as @POTUS @realDonaldTrump departs the Oval Office to welcome @IsraeliPM @Netanyahu at the West Wing entrance upon his arrival… pic.twitter.com/BxR6NvGrgu
— Dan Scavino🚀🇺🇸🦅 (@Scavino47) February 4, 2025
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