Roma, 12 giu. (askanews) – Una stagione cerasicola sfidante in un mercato segnato da scarsi volumi e prezzi alti. “Arrivati nel cuore della campagna possiamo confermare una disponibilità di circa 25.000 quintali complessivi di ciliegie, un dato davvero rilevante in questa stagione così difficile: guardando a quanto è successo in Puglia, Turchia, Spagna e Grecia potremmo dire che siamo stati fortunati ma in realtà qui non si tratta solo di fortuna ma di avere affrontato la situazione con la forza di scelte lungimiranti, spinta innovativa e investimenti strategici”. Lo ha sspiega Enrico Bucchi, direttore Ggenerale di Valfrutta Fresco durante prima edizione del Cherry Day, organizzato dal Gruppo Alegra e da Agrintesa nello stabilimento di lavorazione di Castelfranco Emilia per raccontare da vicino la filiera.
“Certamente – ha aggiunto – i nostri areali sono stati maggiormente risparmiati quest’anno dalle avversità atmosferiche, ma negli anni abbiamo costruito un sistema di protezione delle nostre piante che oggi ci consegna questi risultati”.
A partire dagli investimenti in coperture antipioggia, antinsetto e antigrandine fino ai sistemi di difesa attiva messi in campo dai soci produttori della cooperativa Agrintesa. “Chi non ha fatto queste scelte oggi si trova in difficoltà e si trova senza volumi disponibili di fronte a un mercato che, nonostante i prezzi elevati, registra una domanda vivace: gli italiani non sono disposti a rinunciare alle ciliegie”, ha concluso.
Secondo una ricerca commissionata a NielsenIQ dal Gruppo Alegra la ciliegia è al terzo posto nel ranking dei gusti degli italiani ed è considerata il frutto preferito da un consumatore su tre. “Sebbene la ricerca NIQ evidenzi un ‘pain point’ nell’aumento di prezzo – spiega Bucchi – l’acquisto delle ciliegie resta un piccolo lusso o una coccola irrinunciabile, in particolare per le famiglie con un reddito sopra la media nazionale”.