giovedì, 7 Novembre , 24

Caldo sull’Italia, ma fino a quando? Ecco cosa potrebbe cambiare: le previsioni

Dall'Italia e dal MondoCaldo sull'Italia, ma fino a quando? Ecco cosa potrebbe cambiare: le previsioni

(Adnkronos) – Il caldo anomalo sull’Italia? Sta per finire. Secondo gli esperti meteo, anche nel corso della prossima settimana infatti il vasto campo di alta pressione che attualmente ingloba più di mezza Europa, influenzerà il tempo sulla Penisola. Ma qualcosa potrebbe cambiare tra qualche giorno. 

Il periodo mite e stabile che stiamo già vivendo da alcuni giorni – spiegano gli esperti di iLMeteo.it – si protrarrà anche in avvio della prossima settimana: tutto merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) di un mastodontico nucleo anticiclonico che si allunga dal Nord Africa fin verso l’Europa centrale. Esso è destinato ad avvolgere anche l’Italia almeno fino a mercoledì 6 novembre. 

In questa fase si prevedono valori prossimi ai 20-22°C al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, ma anche al Nord le temperature risulteranno miti durante il giorno, eccezion fatta solamente per alcune aree della Valle Padana dove la formazione di foschie o nebbie, fenomeni tipici in presenza delle alte pressioni autunnali o invernali, inibiranno l’irraggiamento solare, talvolta anche durante il giorno, impedendo ai termometri di salire come lo faranno invece sul resto d’Italia. 

Per uno sblocco delle condizioni meteo sarà necessario attendere quanto meno il 7-8 novembre, sottolineano quindi gli esperti, quando correnti d’aria decisamente più fredde in discesa da latitudini polari conquisteranno via via sempre più spazio, dapprima sull’Europa orientale per poi puntare anche il bacino del Mediterraneo. 

Come capita spesso con questo genere di configurazioni, oltre al calo termico, non si esclude che possa formarsi un insidioso ciclone sui nostri mari. Attenzione perché il contrasto tra masse d’aria diverse potrebbe causare fenomeni meteorologici estremi, un po’ come abbiamo visto nelle ultime settimane: il mare ancora fin troppo caldo potrebbe fornire energia per l’innesco di celle temporalesche particolarmente intense. 

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